giovedì 23 giugno 2011

biblioteca.

Non andiamo più in biblioteca assieme.Io e te.Io,te e Prévert.Ora ci sediamo sulle panchine agli angoli del parco.Quando andavamo in biblioteca era inverno e io indossavo ancora i maglioni di papà come armature per gli avambracci che dovevo tenere nascosti agli occhi grandi e curiosi del mondo.Dovevo nasconderli anche agli occhi tuoi.Nel silenzio i nostri occhi urlavano risate mentre ci inseguivamo lentamente tra gli scaffali.Tu camminavi veloce verso gli autori francesi e io ti seguivo facendo cadere gli occhi sui tuoi talloni.I giubbotti erano impregnati di odore di fumo di sigarette.Scelti i libri (che erano sempre più di due e meno di otto),andavamo dalla signorina per farceli segnare.La signorina della biblioteca del pomeriggio avrà sui vent’anni.Ventiquattro secondo me.E’ molto magra ed esile,ha dei piercing sul viso che personalmente credo che stonino con la sua immagine pulita.Capelli sottili,lisci e castani.Il colore degli occhi non lo ricordo,credo verde scuro.E’ sempre molto disponibile con tutti.Parla molto.Dopo aver salutato la esile ventiquattrenne scendevamo sempre con l’ascensore perché a ci piacciono gli specchi degli ascensori.

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